martedì 8 maggio 2007

sviluppi molto imprevisti

Sviluppi a Roma. Imprevisti, perchè non poteva essere diversamente, visto che quasi me l'immaginavo, quella di Roma. Mai immaginarsi niente, non funziona. Ha piovuto, alla grande, tutta l'acqua mancata dell'inverno finito, l'ha fatta a Roma venerdì, e non era una presentazione all'aperto, certo, ma la libreria così carina ad un passo da Campo dei fiori, sotto l'acqua, quando devi portare tre cartelle di foto 100 per 70, sottobraccio, niente auto, varco con telecamera, diventa un po' meno carina. Un bel po' di defezioni, e Andrea Santini nuovo di zecca, e allestimento molto bello, una signora mostra, fino al 26 c'è tempo per vederla, e un ospite d'eccezione, quello che in gergo politicamente corretto si definisce non-vedente. Gianni e il suo magnifico pastore alsaziano Asso. Che ringrazio, pubblicamente, entrambi, per la visita. Per i lettori: avete presente Cattedrale di Carver? Ecco, io sabato ho spiegato, raccontato, o almeno ci ho provato, le mie foto a Gianni, il cane no, lui si è accucciato e non mi dava retta, e se qualcuno mai me l'avesse detto non ci avrei creduto. Metabolizzerò questa cosa, questa esperienza che mi ha lasciata infinitamente più ricca e turbata, ne scriverò ancora e meglio, a chi vorrà e a chi interessa, cosa significa per una fotografa essere privata del suo sguardo, non poter dire "guarda" ma voler riuscire a comunicare ad una persona il pieno e il vuoto dei bianchi e neri. Ho sempre pensato la fotografia come un linguaggio universale, ho capito che non lo è finchè una persona come Gianni non potrà entrare dentro le fotografie, magari toccandole o che so io.
Per la cronaca, Gianni ha chiesto la lettura dei titoli e da quelli ha scelto "Una strana mattina" che gli è stato letto, poi ha comprato il libro per regalarlo.

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